Itinerario da San Sebastiano dei Marsi
verso Fonte d'Appia e la valle della Terraegna.

Parco Nazionale d-Abruzzo

di Marco Spada

 

San Sebastiano dei Marsi, frazione del comune di Bisegna, si raggiunge dall'Autostrada dei Parchi, che collega Roma a Pescara, uscendo dal casello di Pescina. Da Pescina si prende la strada che, salendo per la valle del Giovenco, va verso Ortona dei Marsi e Bisegna.

 

Uno dei piu' interessanti itinerari di montagna che
si possono percorrere da San Sebastiano e' quello che
dalla piazzetta del paese, passando attraverso i campi
sportivi, sale verso la Cona e quindi permette di
raggiungere in circa un paio d'ore la zona denominata
"Prato dei lupi" oppure, con un po' di impegno in piu'
il bellissimo altopiano della Terraegna.

Salendo dal paese lungo la strada sterrata, augurandosi di non
essere disturbati da chi sale in fuoristrada
(fortunatamente sono pochi) giunti in localita' "la Cona" poco prima
della cava abbandonata, voltandosi indietro si puo' vedere il
bellissimo panorama della valle del Giovenco, con in fondo la
sagoma imponente del Gran sasso d'Italia.

La prima alternativa la si ha quando si arriva alla cava
abbandonata; invece di seguire la strada sterrata, si
puo' seguire il piccolo sentiero che si trova sulla sinistra
della cava stessae che sale dentro il bosco, seguendo
un percorso accidentato, a volte poco visibile,
ma molto suggestivo.

Questo sentiero, a volte dentro una gola, a volte a mezza costa
raggiunge una ampia radura, visibile nella foto sopra, radura
che va' seguita fino in fondo.

In fondo alla radura, dopo essere saliti in cima ad un breve
sentiero si arriva al punto visibile nella foto sopra; sullo
sfondo si vede la sterrata che a sinistra porta verso il
prato dei Lupi ed oltre sul monte Argatone; mentre in fondo,
sulla destra si raggiunge il fontanile di Fonte d'Appia.

Nella foto sopra si vede la bellissima radura denominata
"Prato dei Lupi" in primavera e d'estate popolata da milioni
di grilli. In fondo alla radura c'e' un sentiero in salita che porta
sul monte Argatone, mentre sempre in fondo, ma sulla destra
c'e' un sentiero che scende verso la sterrata che da Fonte d'Appia
conduce verso la terraegna.

Sul sentiero che porta dal prato dei lupi verso l'Argatone
ho trovato nel bosco alcune impronte di Orso che erano
chiaramente visibili in un tratto dove il fogliame dei faggi
era profondo ed umido.

Ad un certo punto ho trovato uno scheletro di Cavallo (o Asino)
con il cranio alcune costole ed il bacino. Chissa' se e' morto
per conto suo o e' stato aggradito e mangiato......

Nelle radure si trava una abbondanza di fiori di cardo selvatico,
sempre utilizzati da diversi tipi di farfalle che ne succhiano il nettare.




Adesso vediamo una alternativa al percorso: torniamo alla vecchia
cava abbandonata ed invece di seguire il sentierino di sinistra che
entra nel bosco, seguiamo la sterrata principale finche'....

... arriviamo alla grande prateria che sovrasta la spaccatura
ripida che precipita nella valle del Giovenco poco oltre l'abitato
di Bisegna. La prateria la si incontra sulla destra, poco dopo
aver incrociato la sterrata che proviene da Bisegna e che
si congiunge con quella che sale da San Sebastiano.

Ad un certo punto ci troviamo davanti la ampia valle di
Fonte d'Appia, con il sentiero che scende verso il fontanile
e che poco prima del fontanile stesso ha una deviazione
sulla sinistra che si ricongiunge con il percorso descritto
prima e che va' verso il prato dei Lupi.

Poco prima del fontanile di Fonte d'Appia c'e' un esauriente
cartello del Parco d'Abruzzo con la descrizione degli
itinerari. L'acqua della fonte e' gelata, pure in estate,
attenzione a berla con calma e a piccoli sorsi :-))

Oltre la fonte c'e' il sentiero che entra nel bosco e sale
lentamente verso la Terraegna.

Il percorso nel bosco e' molto suggestivo, soprattutto in
Autunno con dei colori eccezionali!

Parte del percorso e' completamente "al coperto" in mezzo
alla faggeta.

I colori del bosco sono fantastici !!

Si continua a salire finche' si incontra una deviazione sulla
sinistra, che prosegue con alcuni tornanti fino ad...

una prima grande radura, dove ci sbrachiamo sul prato a
mangiare panini e bere birra :-) siamo gia' a circa 3 ore di
salita da San Sebastiano. Da questa prima radura, continuando
per il sentiero, si raggiunge dopo circa 10 minuti la grande e
suggestiva valle della Terraegna. Da li' chi e' in vena di soffrire
puo' continuare fino al rifugio di Prato Rosso e poi scendere fino
alla strada che da Bisegna va' verso Pescasseroli. Altrimenti
si torna indietro godendosi di nuovo il paesaggio.

Poi, quando si e' arrivati a San Sebastiano, e' d'obbligo una sosta
alla trattoria di Filomena che anche se tardi e' sempre pronta a
cucinare un piatto di pasta......

Ciao a tutti e..... buone passeggiate a San Sebastiano!

Marco.

   
   
   


Itinerario visto da Google Earth: