L A P A G A I A T A

di: Umberto Carbonelli


La pagaiata è quel movimento complesso di dita, mano, braccio, spalla, busto, gambe, che ci permette, muovendo la pagaia in avanti in alternaanza ora a destra ora a sinistra, di spostare e controllare la canoa in acqua sia ferma che mossa.

La pagaiata è anche quel complesso di manovre che, usate a seconda delle circostanze, ci permette di modificare il movimento rettilineo o di ritornare ad esso in caso di spostamento involontario.

Chiamando il movimento e la manovra della pagaia "tecnica della pagaiata", possiamo ricorrere a questa per far fronte a tre possibilità di azioni ricorrenti:

1)avanzamento

  • - propulsione normale rettilinea in avanti;
  • - richiamo di punta destro, sinistro (aggancio);
  • - richiamo di coda destro, sinistro (aggancio);
  • - appoggio alto destro, sinistro.

    Tutte queste manovre si effettuano usando l'incavo della pala della pagaia con un movimento di pagaiata che parte sempre dalla punta della canoa all'allineamento con la spalla.

    2)spostamenti

  • - propulsione all'indietro;
  • - per girare all'indietro;
  • - per frenare;
  • - per sostegno;
  • - per scarto.

    Tutti questi movimenti si effettuano con il dorso della pagaia, partendo dalla coda della canoa in avanti.

    3) manovre complementari

  • - eskimo pala lunga;
  • - eskimo pala corta;
  • - debordè;
  • - spostamento laterale.

    Tutti questi movimenti costituiscono la sommatoria dei precedenti, e sono eseguibili quando si ha la perfetta padronanza degli stessi.

    ESAME DELLA POSIZIONE DI PARTENZA

    Seduti in canoa con la pagaia in mano, è bene fare mente locale per osservare sempre alcune regole fondamentali:

  • - sguardo avanti fisso, senza seguire il movimento del tronco e della pagaia;
  • - la mano destra è fissa sulla pagaia, la sinistra è lasca sull'impugnatura;
  • - i polsi non si piegano in alcuna direzione, ma costituiscono il prolungamento del braccio;
  • - al solo polso destro è affidata la rotazione della pagaia per immergere la pala di sinistra;
  • - la spinta in avanti si effettua con l'incavo del pollice- indice, lasciando la mano aperta e sciolta( tipo scalmo di remo), mentre il braccio sinistro "tira" facendo pressione con le sole quattro dita in posizione di gancio, non serrate. In una seconda fase il movimento di va e vieni accompagnato dall'apertura (in posizione di spinta tipo scalmo) e chiusura (in posizione di tiro) impedisce l'irrigidimento dei muscoli coinvolti, diminuisce la fatica, facilita la circolazione del sangue;
  • - il gomito non deve mai alzarsi al di sopra di di una linea che corre tangente alle spalle;
  • - le spalle sono basse e rilassate;
  • - busto e bacino seguono leggermente il movimento di va e vieni della pagaia, accompagnando il movimento delle spalle;
  • - le gambe muovendosi alternativemente (spingendo sul puntapiedi), lavorano 'isometricamente' facilitando:
  • la rotazione del busto;
  • l'assetto della imbarcazione;
  • la compressione del nervo sciatico, causa di indolenzimenti e formicolii;
  • la circolazione del sangue.

  • - inclinando la canoa alternativamente, parte del peso del corpo si scarica in acqua attraverso le pale, trasformandosi in massa di propulsione, alleggerendo la canoa;
  • - la respirazione può essere ritmata con aspirazione sulla trazione della pala destra ed aspirazione sulla trazione della pala sinistra;
  • - i muscoli interfacciali e del collo dovrebbero essere rilassati;
  • - la bocca chiusa;
  • - il cervello...sgombro.

    ESAME DELLA PROPULSIONE

    Possiamo scomporre la pagaiata nei seguenti movimenti:

  • - fase di attacco;
  • - passata in acqua;
  • - estrazione;

    fase di recupero.

    attacco

    si immerge la pala (destra)il più avanti possibile, allungando il braccio teso e l'articolazione della spalla, portandosi avanti con una torzione del busto di quasi 90 gradi. La mano destra si trova così vicino al piede destro. Il piede(destro) inizia la spinta sul puntapiedi; non appena la pala entra decisa in acqua la gamba(destra) si tende facendo arretrare di 3/4 cm la testa del femore. Il bacino ruota leggermente verso destra(all'indietro).

    Contemporaneamente inizia la fase di spinta del braccio sinistro che segue una traiettoria dritta all'altezza degli occhi (in torrente all'altezza della spalla).

    passata in acqua

    mentre la mano sinistra spinge in avanti con l'incavo del pollice indice, si completa la torsione del busto e si porta indietro la spalla destra, il più possibile bassa. Mano e gomito tirano verso il canoista sfiorando l'acqua e lo scafo; il braccio è ancora teso e funziona come una corda.

    Quando il braccio sinistro è allungato completamente, senza che questo superi la mezzeria della canoa, il gomito destro si trova all'altezza del bacino. In questo momento deve essere piegato.

    estrazione

    inizia la fase di svincolo. Il pugno sinistro si blocca all'altezza degli occhi e la mano, lasca, inizia a funzionare da scalmo, l'avambraccio destro inizia a portarsi verso l'esterno, senza piegare il polso, sfilando la pala di taglio, senza quindi sollevare acqua ed opporre resistenza. Quando il polso arriva all'altezza del gomito, anche questo inizia a aseguire il movimento all'argandosi. Il pugno si ferma all'altezza delle orecchie con il gomito poco più basso della spalla. Durante lo svincolo la pala sinistra ruota di circa 90 gradi ed è pronta per il colpo successivo.

    recupero

    l'asse della pagaia è ora orizzontale. Siamo pronti per ba prossima immersione della pala in acqua. La canoa, sotto l'impulso ricevuto, si sposta in avanti.

    E' questo il momento di osservare un movimento che movimento non è:una pausa. Nella posizione di prossima immersione rilassiamo i muscoli per raggiungere la massima ampiezza polmonare. Con il rilassamento dei muscoli passa più sangue ossigenato che asporta l'acido lattico.

    Questa pausa permette di evitare l'accumulo di acido lattico ed il conseguente indurimento soprattutto degli avambracci.

    L'immersione della pala sinistra non comporta particolari accorgimenti, salvo curare l'angolo di immersione con la rotazione del polso destro.

    RAMMENTIAMO QUINDI

    appoggio pagaia incavo pollice-indice(tipo scalmo);

  • trazione a gancio delle quattro dita;
  • impugnatura lasca;
  • rotazione del busto;
  • spinta delle gambe;
  • pausa in posizione di attacco alla fine della passata in acqua. Marco Spada.