La mia attuale specializzazione professionale e' l'edilizia pubblica, in particolare l'edilizia convenzionata dove e' necessario trovare il giusto compromesso tra qualita' architettonica e basso costo di costruzione, tenendo conto le esigenze, a volte contrastanti, tra committenza, per lo piu' proveniente dal mondo cooperativo, ed Impresa esecutrice dei lavori.

La prima vuole il meglio e il "di piu'" di tutto con costi di acquisto delle case bassi; la seconda vuole il piu' semplice ed il piu' economico di tutto con costi di vendita delle case alti.

Barcamenarsi tra queste esigenze diventa un'arte, dove oltre ad essere un buon architetto e' necessario essere un buon "politico".

Altro interlocutore importante, in questo lavoro, e' l'amministrazione pubblica che rilascia le concessioni per costruire, nel mio caso il Comune di Roma, il cui regolamento edilizio e la relativa normativa, complessa, a volte di difficile interpretazione, deve essere totalmente "integrata" nella testa di chi progetta, per evitare divergenze di opinioni con coloro che hanno il compito di esaminare ed approvare i progetti redatti.

Gli esami non finiscono mai, diceva il grande Eduardo, ed ogni progetto e' un esame, dove a volte chi approva e decide ha preparazione ed una cultura inferiore a chi progetta, ma queste sono le regole e bisogna accettarle.

A volte mi sento piu' "edile" che "architetto" dal momento che l'architettura, quella vera, spesso rimane nelle esercitazioni teoriche mentre l'edilizia con le sue ferree regole economiche prevale sul nostro lavoro, costringendoci a compromessi pur di portare avanti un incarico con la massima professionalita'.

Questo e' il mio lavoro attuale, in cui, senza modestia, ritengo di essere diventato molto bravo.

La mia passione pero' e' un'altra: mi piace molto il Design industriale, ho fatto molti progetti rimasti spesso sulla carta dal momento che la mia attivita' professionale si svolge in un'area geografica (Roma) dove la cultura del Design non esiste. Se avessi avuto lo studio a Milano probabilmente avrei avuto la possibilita' di essere fisicamente presente vicino ad una vastissima potenziale committenza dove invece la cultura del Design e' altissima. Purtroppo Roma e' la capitale dell'edilizia e Milano lo e' del design le risorse di tempo e denaro che bisogna utilizzare per presentare anche un solo progetto di design quando la committenza e' a circa 7-800 km. di distanza mi hanno impedito di sviluppare in egual misura questa attivita' che invece mi appassiona moltissimo.